La pianura del Lete

Le anime che per fato devono cercare un altro corpo, bevono sicure acque e lunghe dimenticanze sull’onda del fiume Lete .

Virgilio, Eneide, VI 714-715

Più di qualcuno sicuramente starà pensando ad un product placement, se non ad una vera e propria sponsorizzazione, aspettandosi di veder comparire da un momento all’altro una particella di sodio che salta fuori dal suo bicchiere di acqua minerale. Ma non è così.

Il mio è un riferimento un po’ più… classico e legato al mito.

Lete è, nella mitologia greca, il nome di quel fiume degli Inferi, la cui acqua, se bevuta, dispensa dimenticanza alle anime dei defunti, liberandole dalla loro precedente esistenza e facendole rinascere in un corpo nuovo.

Lete, inoltre, è madre delle Grazie, figlia di Eris, dea della discordia, nonché sorella del sonno e della morte.

Lete è l’Oblio.

Quell’oblio che vorrei avvolgesse il ricordo di certe esperienze, i dettagli di alcune cene, le attese disilluse.

Ma alle volte è così difficile e allo stesso tempo triste dimenticare e basta…

E così, come avrete intuito, questa è la sezione del diario in cui, largamente ispirato da ristoratori poco competenti, poco umili, poco professionali insomma, scioglierò le briglie alla mia cattiveria.

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